Oltre cinque secoli di storia amministrativa dell’Amiata sono consultabili presso il servizio di archivio dell’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia. Nel sito istituzionale si spiegano le finalità, le modalità di costituzione e di uso di un patrimonio di assoluto interesse.
“L’aggregazione denominata “Archivi storici comunali dell’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia” comprende i cinque archivi storici dei corrispondenti comuni situati nel territorio dell’Amiata val d’Orcia (Abbadia San Salvatore, Castiglione d’Orcia, Piancastagnaio, Radicofani e San Quirico d’Orcia) e gestiti dalla medesima Unione dei Comuni attraverso il servizio di Gestione Associata Biblioteche, Archivi storici e Musei.
La documentazione prodotta dagli organi di governo locale è la risultante dell’amministrazione ordinaria del territorio compreso entro i confini comunali nell’arco temporale che va dal XIV al XX secolo.
Gli archivi conservati per lo più presso i palazzi comunali delle rispettive località, comprendono documentazione di diversa natura e tipologia, afferente alle sezioni Preunitaria, Postunitaria e Archivi aggregati.
Storia degli ordinamenti
Il complesso archivistico denominato “Archivi storci comunali dell’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia” nasce, come aggregazione, contestualmente alla realizzazione del progetto, promosso dalla stessa Unione dei Comuni e relativo al censimento, recupero e valorizzazione di tutti gli archivi presenti nel territorio.
Tali archivi, assimilabili per natura, tipologia o storie conservative, sono stati ricondotti a tre diverse aggregazioni denominate: Archivi storici comunali, Archivi storici consortili e Archivi Minerari Amiatini Riuniti, al fine di agevolarne la consultazione da parte degli utenti. Il riconoscimento, la schedatura e la rappresentazione dei singoli complessi archivistici, svincolati dalla loro appartenenza ad una delle tre aggregazioni costituite, seppure avrebbe portato ad un risultato più preciso in termini scientifici, avrebbe d’altra parte finito per far perdere le tracce di fondi meno consistenti e meno articolati, ma non per questo meno significativi. La strutturazione dei diversi livelli è stata dunque condizionata dalla necessità di ricercare un criterio univoco che permettesse la normalizzazione dei dati in precedenza elaborati in relazione ad una più funzionale lettura degli stessi da parte degli utenti.
Gli Archivi compresi nel complesso “Archivi storici comunali dell’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia” sono stati oggetto nel tempo di interventi di riordino o in alcuni casi di censimento. I lavori condotti in tempi recenti sugli Archivi storici dei Comuni di Abbadia San Salvatore, Castiglione d’Orcia e San Quirico d’Orcia oltre a rispondere ai criteri codificati per il riordino di tale tipologia documentaria, hanno rappresentato un primo passo verso la valorizzazione del patrimonio nel suo complesso. Sono stati infatti oggetto di edizione a stampa negli anni ’80-’90 del Novecento, nella collana “Inventari degli Archivi Comunali della Provincia di Siena” diretta da Giuliano Catoni, Sonia Fineschi e Rosalia Manno Tolu (L’archivio comunale di Abbadia San Salvatore a cura di P.G.Morelli, S.Moscadelli, C.Santini, Siena 1986; L’Archivio comunale di Castiglione d’Orcia a cura di G.Chironi e A.Giorgi, Siena 2000; L’Archivio comunale di San Quirico d’Orcia a cura di G.Chironi e A.Giorgi, Siena 1992).
L’Archivio storico del Comune di Piancastagnaio è stato invece oggetto di un intervento di censimento delle serie condotto da Raul Rossi negli anni ’60 del Novecento. Infine l’Archivio storico del Comune di Radicofani nella parte conservata presso la nuova sede comunale, al tempo del censimento eseguito nell’anno 2013 dal personale dell’Unione dei Comuni, non presentava tracce di interventi sistematici più o meno recenti, mentre la parte di archivio più consistente, conservata presso l’Archivio di Stato di Siena, è stata oggetto di un intervento di riordino nell’anno 1984.
Il caso dell’Archivio del Comune di Castiglione d’Orcia rappresenta infine un unicum all’interno del Progetto di valorizzazione del patrimonio documentale gestito oggi dall’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia. Infatti la descrizione che della struttura di tale archivio hanno fatto Giuseppe Chironi e Andrea Giorgi nel loro inventario cartaceo dell’anno 2000 è stata rappresentata in Archivi Storici Toscani (www.ast.sns.it) da Stefania Salsi e Paolo Santoboni nell’anno 2012. Complessivamente si tratta dunque di archivi riordinati o quantomeno censiti e corredati da strumenti utili alla consultazione, sottoposti ad interventi di recupero, ricondizionamento, collocazione ma non di aggiornamento delle serie afferenti alla Sezione postunitaria il cui estremo recente si ferma agli anni ’60 del Novecento.
Per questo motivo il Servizio di Gestione associata Biblioteche, Archivi storici e Musei dell’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia gestore di tale patrimonio documentario, si è fatto promotore di un intervento che avesse come obiettivo principale la creazione di una banca dati intitolata “Censimento degli archivi storici del territorio dell’Unione del Comuni Amiata Val d’Orcia” con gli obiettivi di uniformare i criteri di rappresentazione dei singoli archivi e normalizzare i dati in precedenza elaborati al fine di ottenere uno strumento di consultazione agevole per gli utenti.
A tal proposito i dati contenuti negli inventari a stampa relativi ad Archivio del Comune di Abbadia San Salvatore, Castiglione d’Orcia e San Quirico d’Orcia sono stati inseriti nella nuova banca dati per la parte di documentazione afferente alle Sezioni Preunitarie che risultano integralmente rappresentate e descritte fino a livello unità archivistica. Invece relativamente alle Sezioni Postunitarie dei medesimi complessi sono state condotte le operazioni di aggiornamento delle serie (con conseguente ricollocazione fisica del materiale), intervento che ha consentito la rappresentazione della struttura archivistica e la descrizione delle aggregazioni logiche costituenti la medesima struttura in modo da fornire elementi utili alla ricerca storica.
Invece per la Sezione Preunitaria dell’Archivio storico del Comune di Radicofani, i dati elaborati a seguito di schedatura informatica, prodotta nell’anno 2013 con l’ausilio di Excel, del materiale conservato a Radicofani sono stati integrati con quelli contenuti nell’inventario cartaceo dattiloscritto prodotto da Archivio di Stato di Siena nell’anno 1984. Il risultato di tale elaborazione è stato inserito nell’anno 2018 nella nuova banca dati, pertanto la sezione preunitaria risulta integralmente rappresenta e descritta fino a livello unità archivistica. Relativamente alla Sezione Postunitaria del suddetto archivio sono state condotte le operazioni di aggiornamento delle serie (con conseguente ricollocazione fisica del materiale), intervento che ha consentito la rappresentazione della struttura archivistica e la descrizione delle aggregazioni logiche costituenti la medesima struttura in modo da fornire, anche in questo caso, elementi utili alla ricerca storica.
Infine per la Sezione Preunitaria dell’Archivio storico del Comune di Piancastagnaio i dati elaborati a seguito di schedatura informatica, prodotta con l’ausilio di Excel nel periodo 2015-2018 (integrando i dati elaborati dal censimento del 1969), sono stati parzialmente inseriti nella banca dati. Tale sezione preunitaria risulta dunque rappresentata e descritta fino al livello sottoserie anziché fino a livello unità archivistica come negli altri casi, mancando lo strumento di corredo pregresso frutto di intervento di ordinamento. Invece relativamente alla Sezione Postunitaria del suddetto archivio sono state condotte le operazioni di aggiornamento delle serie (con conseguente ricollocazione fisica del materiale), intervento che ha consentito la rappresentazione della struttura archivistica e la descrizione delle aggregazioni logiche costituenti la medesima struttura in modo da fornire, anche in questo caso, elementi utili alla ricerca storica”.